di Sean Baker // (2018)
Moonie, Scooty e Jancey vivono in Florida, in una zona degradata tanto vicina a Disneyland quanto lontana dal suo gioioso e spensierato benessere. Ma i tre hanno circa sei anni, e riescono ancora a trasformare una realtà fatta di fast food, trash televisivo e quotidiana miseria in un’avventura alla Tom Sawyer e Huckleberry Finn.
Sean Baker, il regista indipendente che ha raggiunto la notorietà (almeno all’interno dei circuiti indie) con il precedente “Tangerine”, affronta la storia di Un sogno chiamato Florida senza pietismi e con una gran dose di allegria, scegliendo il punto di vista dei bambini e mettendo la cinepresa letteralmente alla loro altezza.